Tra le attività che svolgo con gli anziani sono presenti quelle della tecnica del dettato (scrittura), della lettura e della comprensione del testo.
Attraverso le tecniche di dettato, nell’anziano, vengono attivate funzioni cognitive collegate alla comprensione di ciò che si sente (comprensione del testo orale) o vede (comprensione del testo scritto).
Attraverso la lettura ad alta voce viene attivato il funzionamento della memoria e la capacità di recupero del materiale presente in essa, attività molto utile in casi di deterioramento cognitivo. Tale lavoro mira ad incentivare il rapporto con la lettura considerata come strumento di crescita e di cambiamento, riconoscendone l’aspetto preventivo o curativo e inserendola tra le attività utilizzate nel sostegno, nella terapia e in contesti di sofferenza e solitudine.
Oggi l’anziano non evidenzia più l’immagine stereotipata di anziano declinante, inattivo, passivo ma si evidenzia, invece, un’immagine di anziano attivo, desideroso di nuove esperienze, felice di esistere, di rinnovarsi, capace di un giudizio critico e di muovere proposte migliorative della propria condizione.
Un’ anziano che, attraverso l’ascolto e l’interazione, dà voce ai propri desideri e ai propri bisogni, è un anziano attento al proprio benessere, che si prende cura della propria mente, del proprio corpo e della propria anima. Proprio per tutti questi motivi citati è importante per l’anziano partecipare alle attività di lettura, della forma di dettato (scrittura) e della comprensione del testo.
Dott.ssa Miriam Polizzi